La mastoplastica additiva, meglio conosciuta come operazione per l’aumento del volume del seno, è un intervento di chirurgia che tenta molte donne, ma allo stesso tempo riesce a spaventare.
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Non conoscendo bene i tempi di recupero ed il decorso post operatorio, è facile desistere dall’operazione.
Inoltre questo desiderio molto spesso viene maturato nel corso del tempo e, quindi, è bene conoscere approfonditamente i tempi di recupero anche al fine di programmare esattamente l’intervento in un arco di tempo in cui è possibile prendere dei giorni di pausa.
Questa operazione, infatti, nonostante abbia decorsi e tempi di ripresa piuttosto brevi è da considerare sempre un intervento chirurgico ed è bene prestarle l’attenzione che merita. E’ bene non avere fretta e lasciare al proprio fisico il tempo di cui necessita per la ripresa.
Al giorno d’oggi le tecnologie hanno fatto progressi enormi al fine di velocizzare il processo di ripresa che tuttavia è sempre bene non forzare.
L’idea fondamentale da cui partire è che il fisico ha bisogno di tempo per adattarsi alle protesi e, dunque, per permettere un’integrazione ben riuscita è fondamentale non accelerare questo processo che deve essere in tutto e per tutto naturale. Di seguito verranno trattati gli argomenti che maggiormente possono essere interessanti al fine di trasformare questo desiderio in una vera e propria realtà.
Mastoplastica additiva: dolore e tempi di recupero
Sicuramente la paura che maggiormente insorge quando si pensa ad un intervento di mastoplastica additiva è il possibile dolore che si potrebbe avvertire durante il periodo post operatorio. Innanzitutto, l’intensità del dolore può variare a seconda della zona ed è generalmente moderato sotto la ghiandola mammaria e maggiormente accentuato sotto il muscolo gran pettorale. Piuttosto che bruciore, la paziente tenderà ad avvertire una sensazione di indolenzimento.
I primi tre giorni dopo l’operazione sono quelli in cui il dolore avvertito sarà più intenso, ma tenderà velocemente a decrescere.
Inoltre tra le possibili conseguenze dell’intervento, può accadere che la paziente sviluppi un ematoma durante le prime 12 o 24 ore a seguito dell’operazione. Durante i giorni successivi all’operazione, è possibile che la paziente noti dei sanguinamenti al livello del bendaggio effettuato.
La causa di queste perdite di sangue è generata dalla presenza di drenaggi laterali. L’insorgenza di infezioni è un fenomeno molto raro e normalmente è possibile combatterle mediante l’uso di semplici antibiotici. Solamente in casi molto rari, si rende necessaria l’asportazione delle protesi.
Ovviamente, l’operazione chirurgica comporta l’insorgenza di cicatrici che, tuttavia, sono molto poco visibili in quanto situate al livello dei solchi sottomammari. Il capezzolo è la parte del seno che tende a non risentire assolutamente di questo tipo di operazione chirurgica.
Questa zona del corpo della paziente non viene assolutamente coinvolta nell’operazione. Tra i possibili effetti che la paziente potrà riscontrare nei giorni seguenti all’intervento (specialmente durante le prime 48 ore) troviamo: nausea, vomito o giramenti di testa.
Questi effetti sono assolutamente normali e non c’è nulla di cui preoccuparsi nel caso in cui vengano avvertiti. Grazie al processo di sviluppo e di innovazione, è sempre piu raro che il corpo tenda a rigettare da solo le protesi. Comunque, sebbene questa ipotesi sia rara, resta non escludibile. Tra i vari episodi che potrebbero verificarsi troviamo l’ispessimento della capsula connettivale che l’organismo stesso tende ad effettuare attorno alla protesi inserita.
Le conseguenze avvertite dalla paziente sono generalmente dolore ed una deformazione della mammella e tutto ciò è causato generalmente da un’infezione oppure da ematomi. Questo effetto indesiderato non si verifica nell’immediato ma piuttosto dai 2 ai 6 mesi dopo l’intervento e viene curato tramite un breve intervento correttivo.
Altri possibili effetti indesiderati sono lo spostamento della protesi o una loro rottura, l’ispessimento dei muscoli pettorali. Come già accennato, la probabilità di questi eventi è piuttosto rara, specialmente grazie al costante progresso della chirurgia estetica, ma è sempre bene seguire attentamente la corretta procedura per il recupero fisico al fine di abbassare ancora maggiormente la percentuale di rischio.
Come comportarsi dopo l’intervento di mastoplastica additiva
E’ già stato accennato al fatto che un intervento di mastoplastica additiva deve essere pianificato con una determinata cura e attenzione anche in relazione al tempo che è importante lasciare intercorrere dopo l’operazione.
Ovviamente, la paziente deve riposare durante i giorni successivi all’intervento chirurgico e solitamente è fondamentale che resti completamente a riposo durante le 48 ore successive. Con l’arrivo del terzo giorno, è possibile cominciare a riprendere la normale attività di tutti i giorni evitando accuratamente gli sforzi eccessivi. I punti di sutura vengono normalmente rimossi nell’arco di tempo che vai dai 7 ai 10 giorni dopo l’intervento.
La paziente potrà riprendere l’attività lavorativa (se questa non comporta grossi sforzi fisici) dopo la prima settimana dall’intervento e solamente un mese dopo l’operazione sarà possibile ricominciare anche l’attività sportiva. Non sono presenti delle controindicazioni per la guida successivamente alla prima settimana di riposo.
Per quanto riguarda il tipo di abbigliamento consigliato, specialmente durante la prima settimana o i primi 10 giorni, è bene indossare degli indumenti che è possibile allacciare dal davanti come le camicie o le tute. Qualora ci si fosse sottoposti ad un intervento di inserimento delle protesi al di sotto del muscolo gran pettorale, è bene indossare un reggiseno sportivo per una durata di tempo che va dalle 2 alle 4 settimane dopo l’operazione, questi reggiseni sono utili anche per mantenere il seno nella posizione corretta.
Generalmente la prima visita di controllo viene effettuata direttamente in clinica per controllare la normale riuscita dell’intervento e al fine di dimettere la paziente. Avviene circa 2 o 3 ore dopo l’intervento chirurgico. La frequenza delle visite di controllo tende a diradarsi maggiormente con il tempo. Una volta dimessa, la paziente dovrà sottoporsi ad ulteriori visite di controllo dai 4 agli 8 giorni dopo l’intervento, dopo un mese ed infine dopo 3 mesi.
Durante il primo controllo si tende a prestare molta attenzione alla morbidezza del seno, al fine di essere sicuri della buona riuscita dell’operazione e del completo adattamento della protesi al corpo della paziente.
Le visite successive sono invece concentrare al controllo dello schiarimento delle cicatrici e della stabilizzazione dei risultati. Molto spesso vengono consigliati dei massaggi postoperatori che possono favorire l’assorbimento delle protesi ed anche l’ammorbidimento del seno. Questi massaggi possono essere effettuati dalla paziente stessa ed è bene che vengano continuati per tutti i 3 mesi successivi all’intervento. Il chirurgo potrà indicare direttamente alla paziente come procedere in questo caso.
E’ ampiamente consigliato ricominciare a muovere soprattutto le braccia una volta trascorse le 48 ore dall’intervento al fine di facilitare l’ammorbidimento del seno ed anche la ripresa. Dunque, per quanto concerne un intervento di mastoplastica additiva, è possibile affermare che il tempo completo di ripresa è di circa 30 giorni.
Nonostante, però, questa data sia piuttosto standard, è bene tenere a mente che le esigenze possono variare da paziente a paziente ed è possibile che il tempo di degenza aumenti o diminuisca al variare delle persone. L’unica cosa da fare è seguire tutte le linee guida sopra indicate e cercare di non forzare o fare movimenti bruschi specialmente durante la prima settimana di degenza.
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